Francia: gli 'smart meter' hanno vita dura ... gli elettrosensibili riescono a bloccarli!
Ulteriore successo della associazione ambientalista e molto attiva contro l'elettrosmog francese: Robin des Toits contro le società elettriche che impongono - come ben noto anche in Italia - i 'contatori intelligenti' che emettono radiazioni per trasmettere i dati di consumo.
Un caso che finisce male per Enedis. Nell'aprile 2019, il gestore della rete elettrica si è trovato davanti al giudice di procedura sommaria dell'alta corte di Bordeaux per aver installato i contatori Linky nelle case di persone elettrosensibili e/o per aver rifiutato di rimuoverli. Tenace, il distributore aveva allora fatto ricorso, senza successo, prima di rivolgersi alla Corte di Cassazione. In un comunicato stampa pubblicato giovedì 27 gennaio dall'associazione Robin des Toits, il promotore di Linky ha infine annullato il suo ultimo appello "per evitare un rifiuto". Di conseguenza, la condanna è stata confermata.
La fine di una lunga battaglia tra persone elettrosensibili ed Enedis a Bordeaux. In totale, 13 clienti hanno vinto la loro causa: il loro contatore Linky dovrà essere "disinquinato" al più presto, cioè installare dispositivi di filtraggio per proteggersi dai campi elettromagnetici. Per ogni giorno di ritardo, l'azienda dovrà pagare loro 500 euro.
Non è la prima volta che il distributore di elettricità viene condannato dai tribunali. Nel marzo 2020, il tribunale di Grenoble aveva già reso una decisione simile. Questa vittoria è in parte dovuta al sostegno dell'associazione Robin des Toits "che ha deciso di sostenerli moralmente e finanziariamente, visti i problemi di salute in gioco per tutte le vittime della EHS", ha detto il comunicato.
https://www.capital.fr/economie-politique/linky-a-bordeaux-enedis-jette-leponge-contre-les-electrosensibles-1426964?fbclid=IwAR1Fpv16g1soqLCqS9cmnOHcHN1aaF5J-U6mLpDJWAnAsAizwB5E1k-d7iY
Commenti
Posta un commento