giovedì 7 giugno 2018
LiFi arriva in Italia
l progetto AAL X AAL – Abilitazione a Largabanda di AAL, condotto da VDA Group, azienda che offre soluzioni di Building Automation e Sistemi di Camera Intelligente, in collaborazione con Solari Spa, attiva nei sistemi di visualizzazione delle informazioni al pubblico, nell’orologeria industriale e nei sistemi di raccolta dati, e Università di Udine.
Co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia con un contributo di 269.659,08 Euro nell’ambito del POR FESR 2014-2020, AAL X AAL vuole realizzare prototipi applicativi di Li-Fi in ambienti protetti. Nonostante non sia dimostrata alcuna correlazione tra onde elettromagnetiche ed effetti nocivi sulle persone, negli ospedali e nelle strutture di ricovero il Wi-fi è infatti sconsigliato. Invece è preferibile l’uso della tecnologia Li-Fi, che permette a medici e pazienti di ricevere informazioni sia di carattere broadcast, sia indirizzati all’utente.
Tecnologia Li-Fi, cos’è?
Il Li-Fi (Light Fidelity) è una tecnologia che, modulando ad alta frequenza l’emissione di luce led, permette la trasmissione di segnale e abilita la connettività di apparati elettronici wireless in modo veloce e con copertura direzionale priva di polluzione elettromagnetica.
Oltre alla riduzione dell’inquinamento elettromagnetico, il progetto AAL X AAL propone un modo nuovo di veicolare le informazioni verso i dispositivi personali, in un’ottica di maggiore rispetto della privacy: è sufficiente tenere il proprio dispositivo mobile in tasca o in borsetta per bloccare la ricezione delle informazioni trasmesse nell’area in cui ci si trova, a differenza della tecnologia in radiofrequenza che raggiunge i dispositivi in ogni caso.
Allo stato attuale la principale richiesta di riduzione dell’inquinamento elettromagnetico proviene da ambienti con rischio maggiorato per la presenza di dispositivi elettromedicali, come ambulatori, cliniche e ospedali. Per questo motivo gli utilizzatori finali di AAL X AAL saranno il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, l’Azienda per l’Assistenza Sanitaria n.5 “Friuli Occidentale” e la A.S.P. Umberto I – Azienda Pubblica di Servizi alla Persona.
Grazie alla sua architettura semplice e al fatto che Il modello di trasmissione promosso da AAL X AAL è però replicabile anche per la residenzialità protetta, per le comunità e le scuole, nonché per altri mercati di riferimento, come la grande distribuzione, i musei o il settore dei trasporti.
lunedì 4 giugno 2018
lettera ai nuovi Ministri
Bologna, 1° giugno 2018
Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare
Gent.mo Sergio Costa
Al Ministro della Salute
Gent.ma Giulia Grillo
Oggetto: richiesta di
studio epidemiologico in tempi rapidi sui campi elettromagnetici
La nostra Associazione
di Volontariato in
difesa dell’Ambiente e
Tutela della Salute, che si occupa delle nuove tecnologie e del loro uso ed
espansione ha prodotto alcuni anni fa unitamente ad altre associazioni con finalità simili, la pubblicazione di una
scheda epidemiologica sperimentale LE CAVIE SIAMO NOI, con dati acquisiti in maniera
volontaria e senza scopi di lucro in alcune Città Italiane. La storia dell’uso del telefono cellulare
senza fili progettato dall’Ingegner Martin Copper della Motorola è cominciata a
Manhattan il 3 aprile 1973 con la prima telefonata.

Attualmente allo
stato dell’arte si telefona ancora così in tutto il mondo VIA ETERE emettendo sul Pianeta Terra
un nuovo tipo di inquinamento invisibile perché non ha odore, luce e forma.
Pertanto -
consapevoli del grande problema - chiediamo uno studio epidemiologico fatto
dalle istituzioni sanitarie, sulle persone ormai tutte esposte a questo
inquinante con la partecipazione di alcuni Cittadini delle Associazioni di
Volontariato che hanno prodotto la pubblicazione LE CAVIE SIAMO NOI, per garantire trasparenza e indipendenza.
I Cittadini che vivono e
lavorano nelle vicinanze delle antenne radio base della telefonia mobile, delle
antenne rai e tv, dei tralicci che trasportano la corrente elettrica via etere sono
completamente immersi in questo inquinante pertanto è necessario svolgere in
tempi rapidi uno studio epidemiologico perché presto nuove tecnologie meno invasive per la Salute verranno
progettate e immesse sul mercato e sarà quindi difficile mettere di fronte alla
loro responsabilità i produttori di queste vecchie tecnologie inquinanti per
tutti gli esseri viventi.
Adriana Palleni - Comitato
Cittadini Indipendenti
Dott.ssa Viviana Sabatini - Medico
Tossicologo Ambientale
Stefano Scippa - Psicologia
dell’Ambiente e della percezione del Rischio
Laura Ferretti - Architetto Spazi
urbani – La Città dei Bambini
Associazione Movimento Azzurro
Associazione No Elettrosmog
Volturino
Associazione U.N.A. -
(Uomo-Natura_-Animali)
Associazione La Lampada di Aladino
– Oltre il Cancro
Associazione Italiana
Elettrosensibili
Comitati spontanei No Elettrosmog
Regione Piemonte
Comitati firmatari Lettera di
richiesta sul Tavolo dello Sviluppo ambientale della Città di Bologna
Dott.ssa Valentina Scippa Comunicazione Ambiente
salute – Master in Scienze Ambientali
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