Olle Johansson: Auto, essere umani, leggi, CEM: cosa ci aspetta nel futuro?

 Segnalo questo bell'articolo del Prof Olle Johansson che prende spunto da due sentenze recenti ...



Il proprietario svedese  della Nissan LEAF del 2015 che ha intentato la causa sostiene che l'auto gli ha causato seri problemi di salute a causa della guida prolungata mentre era seduto su una batteria gigante che presumibilmente emette grandi quantità di radiazioni di campi elettromagnetici a bassa frequenza (EMF). L'attore sostiene che la radiazione LEAF è " molto al di sopra dei livelli di sicurezza di 2 mG (milliGauss; =0,2 μT (microTesla)) o meno. Va notato che questi livelli non sono mai stati dimostrati "sicuri", ma passare da 2 mG a 4 mG raddoppia il rischio relativo di leucemia infantile ed è stata la base per l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per classificare i campi magnetici ad alta frequenza del cancro (Classe 2B) dello stesso tipo nel 2001. 

Secondo la causa per radiazioni, le misurazioni EMF Nissan LEAF 2015 sono le seguenti:•Piano di guida —fino a 9,2 mG, parte superiore del sedile — fino a 5,3 mG.•Piano del passeggero —fino a 13,1 mG, parte superiore del sedile —fino a 4,9 mG.•Piano della fila posteriore —fino a 31,3 mG, parte superiore del sedile —fino a 4,5 mG.•Fila posteriore/parte superiore del il pannello del pavimento rialzato al centro del veicolo —fino a 12,6 mG

A commento di  questa causa è giusto porsi alcune semplici domande: 

quali sono i rischi per la salute dei campi elettromagnetici con le auto elettriche? I conducenti e i passeggeri sono a conoscenza di questi rischi e, in caso contrario, come vengono informati dal rivenditore? Cosa fanno i produttori di auto elettriche per ridurre i rischi e informare i propri acquirenti? In che modo i nostri parlamenti e governi gestiscono questi rischi e i loro futuri impatti sulla salute?


“Malati a causa dei campi elettromagnetici”

La Corte d'Appello di Firenze, dopo una querela della Confederazione Generale Italiana del Lavoro, ora nel 2021 riconosce la malattia professionale di tre ex dipendenti dell'  Enel [Ente nazionale per l'energia elettrica )]  . 

Ma, purtroppo, sono già tutti deceduti. 

La Corte d'Appello di Firenze ha riconosciuto una grande vittoria agli Inca-Cgil della provincia di Lucca e ai lavoratori. In una sentenza finora unica nel suo genere, è stata accertata l'esistenza di una malattia professionale mai riconosciuta prima. Gli assistiti, vittime di tale malattia, ottengono così il diritto a ricevere un risarcimento proporzionato al grado di menomazione, pari all'85% degli arretrati oltre al diritto alla pensione di reversibilità concessa al coniuge


Commenti

Post popolari in questo blog

Fogli di alluminio per proteggerci dal 5G

Riconosciuti gli effetti delle onde millimetriche (5G) su sistema endocrino

Studio clinico su elettrosensibilità e MCS: 2018 casi