Un impegno della Rete per la difesa del ISPESL
Sent: Wednesday, June 4, 2014 9:44 PM
Subject: Salviamo "l'ultimo" ente pubblico che ci tutela dai campi
elettromagnetici
Carissimi Uomini di scienza, di diritto e
dell’informazione, Attivisti contro l’inquinamento
elettromagnetico,
Vi scrivo per informarvi di una gravissima situazione
che sta colpendo “l'ultimo” ente pubblico che tutela la nostra salute dai campi
elettromagnetici. Come saprete l'ISPESL è stato soppresso e le sue funzioni sono
state assunte dall'INAIL. Di recente il nuovo Regolamento di Organizzazione -
Titolo III dell'INAIL ha deciso di sopprimere i Dipartimenti di Tecnologie di
Sicurezza e quello di Impatto Ambientale degli Insediamenti Produttivi (DIPIA),
di cui faceva parte il Laboratorio di Inquinamento da Radiazioni e Ultrasuoni,
diretto dal Prof. Livio Giuliani, che tutti conoscerete per il suo impegno a
difesa della salute dai campi elettromagnetici.
Questo laboratorio è stato determinante, infatti, nella
formulazione dei limiti di esposizione per i campi elettromagnetici (DM 381/1998
e Legge 36/2001), compreso il valore di attenzione di 6 V/m, che fa dell'Italia
un Paese tra più avanzati nella protezione dalle radiazioni non
ionizzanti.
Il nuovo Regolamento, inoltre, prevede che i
dipartimenti centrali dell'ex ISPESL siano ridotti a due e che vadano "in staff
al Direttore Generale", mentre i dipartimenti periferici, ridotti a unità
operative, devono essere "in staff ai dirigenti regionali". Questa previsione
mette di fatto la ricerca in soggezione alla dirigenza amministrativa
dell'Istituto, in netto contrasto sia con la Costituzione, che stabilisce che la
ricerca è libera (art. 33 c.1), sia con la legge che stabilisce "la competenza
della dirigenza amministrativa non si estende alla gestione della ricerca e
dell'insegnamento".
Questo stravolgimento sembra proprio rientrare in un
quadro più generale di politiche volte allo smantellamento della tutela della
salute pubblica dai campi elettromagnetici dato che già il decreto crescita
Monti art. 14 dello scorso autunno aveva di fatto svuotato di significato il
limite di legge dei 6 V/m, stabilendo che le misurazioni andavano calcolate
sulla media di rilevamento sulle 24 ore, invece che su 6 minuti. Questo
significa consentire dei picchi elevati anche di 10 o 20 V/m per diverse ore che
poi sono compensati nel calcolo della media dei limiti sicuramente più bassi che
si calcolano nelle ore notturne quando gli utenti delle telecomunicazioni sono
nettamente inferiori e quindi le antenne emettono pochissimo.
L’INAIL ha, per giunta, disposto il riordino dei
dipendenti dell’ISPESL con soppressione del Laboratorio di Inquinamento da
Radiazioni e Ultrasuoni. Contro tale provvedimento la maggioranza dei dipendenti
dell’ISPESL ha proposto ricorso al TAR e la Camera di Consiglio è stata fissata
per il 21 Maggio 2014. Il ricorso è in allegato. Vi prego di
leggerlo.
All'udienza di del 21 maggio u.s. il TAR Lazio,
ritenendo la questione oggetto del ricorso di particolare complessità e
importanza, su istanza dei ricorrenti, ha stabilito che la causa sarà
direttamente decisa nel merito, rinviando ad una data che si collocherà entro le
prime due settimane dell'ottobre prossimo venturo.
Alcuni ricercatori universitari, tra cui il prof. Mauro
Cristaldi dell’Università di Roma, e associazioni, tra cui noi di A.M.I.C.A.,
hanno già depositato un intervento ad adiuvandum per dare forza davanti al
giudice al ricorso dei dipendenti ex-ISPESL. Chi desidera fare lo stesso
può contattare lo Studio Legale Putti (tel. 0632651929; email: prof.putti@studiolegaleputti.it).
Va ricordato, inoltre, che il Laboratorio di
Inquinamento da Radiazioni e Ultrasuoni è all'avanguardia a livello
internazionale non solo per la tutela ambientale, ma anche per la ricerca degli
effetti benefici dei campi elettromagnetici in particolare per la cura
dell'infarto. Ha pubblicato, infatti, su due autorevoli riviste scientifiche
(Electromagnetic Biology and Medicine, 2008; Oxford Cardiovascular Research,
2009) uno studio sugli effetti dei campi elettromagnetici estremamente bassi
(ELF) sulla differenziazione di cellule staminali cardiache autologhe. Un
progetto volto alla prosecuzione di questa ricerca così innovativa, a cui
collaborano ricercatori del CNR di Bologna e di Roma, medici dell'Università di
Ricerca e il Premio Nobel Luc Montagnier, ha passato positivamente il vaglio dei
referee, il National Institute for Environmental Health and Safety (NIEHS),
incaricato dal Ministero della Salute di valutare i progetti di ricerca
presentati nell'ambito del Piano ministeriale del 2009. I fondi sono stati
assegnati nel 2011, ma da allora l'INAIL non li ha erogati. Nel frattempo
un'equipe americana ha pubblicato i risultati di una ricerca
simile.
Spero vivamente che vorrete sostenere questa iniziativa
perché se riusciranno a smantellare questo dipartimento non ci resteranno altri
baluardi a nostra difesa ed è facile immaginare che il passo successivo sia
quello di innalzare ulteriormente i limiti di legge per le esposizioni
elettromagnetiche.
Cordiali saluti.
Francesca Romana Orlando
Vice Presidente di A.M.I.C.A.
RispondiEliminasi sta promuovendo una vertenza legale per difendere un istituto di ricerca e dei ricercatori che hanno lavorato per accertare la relazione tra CEM ed effetti sulla salute
http://www.ilcambiamento.it/inquinamenti/elettrosmog_laboratori_soppressi.html