DA 10 ANNI SENZA UNA VERA POLITICA PER L'ELETTROSMOG

Le associazioni denunciano: mancano numerosi decreti attuativi della legge quadro 36/2001

COMUNICATO STAMPA
22 febbario 2011

Il 22 febbraio 2001, al termine di un percorso articolato, partecipato e condiviso con un esteso movimento scientifico e sociale, di tecnici e cittadini preoccupati per l’azione sulla salute delle tecnologie per la trasmissione dell’energia elettrica e delle telecomunicazioni, il Parlamento italiano varò una eccellente normativa ambientale (Legge n° 36) sulla tutela sanitaria dall’inquinamento elettromagnetico, che prevedeva l’emanazione di una serie di decreti attuativi e l’espletamento di una serie di attività volte a contribuire ad elevare il grado di protezione della popolazione e dell’ambiente.
Da allora è trascorso un decennio e quei provvedimenti integrativi non sono mai stati approvati (sulle ben 11 azioni normative previste, il Governo ne ha emesse solo  2, cioè quelle relative ai limiti di esposizione in bassa ed in alta frequenza che – come prevedono gli stessi decreti - dovevano essere riaggiornate dal 2006, cosa che non è stata fatta!).
Pur essendo stata definita la riforma “più significativa in campo ambientale della XIII Legislatura”, quella sull’elettrosmog è di fatto una riforma incompiuta, cioè una riforma di principio, ma senza attuazione.
Il risultato è che oggi il grado di protezione della popolazione dagli effetti dannosi dell’elettrosmog è pressoché inesistente, a fronte del più elevato sviluppo di tecnologie inquinanti nel campo dell’energia e delle telecomunicazioni mai avvenuto nella storia.
La conseguenza è che anche nel nostro Paese cominciano a diffondersi a livello di massa fenomeni nuovi, come la Elettrosensibilità e l’aumento rilevante di patologie leucemiche e tumorali anche nei bambini e negli adolescenti, mentre continua a destare allarme sociale la proliferazione selvaggia delle infrastrutture delle telecomunicazioni, che gli amministratori locali faticano a governare.
E’ paradossale che questa consapevole (e complice) abdicazione agli obblighi di legge da parte del governo in carica avvenga in concomitanza di rinnovati allarmi ed appelli lanciati dal mondo scientifico internazionale ed in presenza di una letteratura epidemiologica vasta e consolidata.
Perfino il Parlamento europeo si è recentemente pronunciato con la risoluzione/raccomandazione del 2.04.2009, per segnalare ai paesi membri l’urgenza di adottare seri provvedimenti cautelativi nei confronti delle esposizioni ai campi elettromagnetici non ionizzanti, sottolineando che, come dimostrato da gruppi di studio indipendenti come il rapporto di Bioiniative, gli attuali limiti di esposizione ai campi elettromagnetici sono obsoleti e tengono in considerazione soltanto i cosiddetti effetti termici, mentre è ormai chiaro che esistono interferenze con il metabolismo biochimico della materia vivente che derivano da effetti a-termici, definiti anche “informazionali”, legali cioè all’impulso stesso della radiazione elettromagnetica. Con questi nuovi effetti scoperti di recente si spiega l’aumento di patologie anche a livelli di esposizione notevolmente inferiori a quelli degli standard internazionali di sicurezza.
Pertanto, le associazioni ed i comitati di cittadini riuniti nella Rete Elettrosmog-Free Italia si sono rivolti con un appello alle autorità istituzionali e di governo (Capo dello Stato, Parlamento), al fine di sollecitare azioni e provvedimenti dirette a rendere immediatamente operativi i contenuti della Legge Quadro n° 36 per ridurre i livelli di emissione elettromagnetica sul territorio nazionale e per impostare al più presto dei livelli di qualità più vicini a quelli suggeriti dalle recenti ricerche, ovvero 0,6 V/m, pari ad un decimo dell’attuale valore di 6 V/m, per le alte frequenze e 0,1 µT per le basse frequenze.
In occasione dell’anniversario della Legge Quadro sull’inquinamento elettromagnetico questa Rete sta organizzando una giornata di approfondimento sugli effetti avversi dei campi elettromagnetici proprio alla luce delle recenti evidenze scientifiche. L’iniziativa è rivolta anche a promuovere la consapevolezza nella cittadinanza sui rischi connessi all’uso poco cauto delle nuove tecnologie.

Il Comitato Promotore di E-SMOG

Rete Elettrosmog-Free Italia


Dott. Giuseppe Teodoro
Coordinamento Comitati Romani contro l'Elettrosmog
email: info@noelettrosmogroma.org; g.teodoro@alice.it
sito: http://www.infoelettrosmogroma.org/
Tel. 3476643318

Dott.ssa Francesca Romana Orlando e Silvia Bigeschi
Vice Presidenti dell’Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (A.M.I.C.A.)
Indirizzo: AMICA – Casella Postale 3131 – 00121 Roma
email: amica@infoamica.it
sito: http://www.infoamica.it/

Antonio Gagliardi
Associazione Elettrosmog Volturino (FG)
email: elettrosmogvolturino@interfree.it
sito: http://elettrosmogvolturino.interfree.it/
Tel. 0881/550498-3477215642

Dott. Giorgio Cinciripini
Cinciripini@Hotmail.com
Tel. + 39 3355932686

Ing. Marcello Stampacchia
email:mstampa@iol.it
telefono: 054681022

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