Commissione di esperti incaricata dall'Ente Federale Svizzero per l'Ambiente conclude chiara evidenza scientifica effetti ossidativi dei CEM

 



FOEN (ente federale Svizzero per l'ambiente) ha nominato un gruppo consultivo di esperti svizzeri di diverse discipline con competenze scientifiche in materia di campi elettromagnetici e NIR, che ha iniziato i suoi lavori nel luglio 2014. Il gruppo si chiama "BERENIS", in base all'acronimo del rispettivo termine tedesco. Gli esperti del BERENIS hanno vagliato regolarmente la letteratura scientifica e valutato le pubblicazioni che ritengono rilevanti per la protezione dell'uomo da effetti potenzialmente nocivi.


Il gruppo di esperti svizzero sui campi elettromagnetici e le radiazioni non ionizzanti (BERENIS)

In Svizzera, l'Ufficio federale dell'ambiente (FOEN) è l'organo governativo responsabile del monitoraggio e della valutazione della ricerca sugli effetti sulla salute delle radiazioni non ionizzanti (NIR) da fonti fisse nell'ambiente. Ciò include l'informazione e l'aggiornamento del pubblico sullo stato attuale della ricerca, che è la base per i limiti normativi ambientali indicati nell'"ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti" svizzera. 

In caso di nuove conoscenze ed esperienze scientifiche affidabili, FOEN consiglierà al Consiglio federale di adeguare i valori limite per l'ambiente.


   

https://is.gd/0qkzV4




In sintesi, 

la maggior parte degli studi sugli animali e più della metà degli studi sulle cellule hanno fornito prove di un aumento dello stress ossidativo causato da RF-EMF [radiofrequenze - campi elettromagnetici] o ELF-MF [frequenze estremamente basse - campi magnetici]. Questa affermazione si basa su osservazioni in un gran numero di tipi di cellule, applicando diversi tempi di esposizione e dosaggi (SAR [Specific Absorption Rate] o intensità di campo), anche nel range dei limiti normativi. 

Certamente, alcuni studi sono gravati da incertezze e debolezze metodologiche o non sono molto completi in termini di tempo di esposizione, dose, numero e analisi quantitativa dei biomarcatori utilizzati, per citarne alcuni. Tenendo conto di queste debolezze metodologiche, tuttavia, una tendenza diventa evidente, vale a dire che l'esposizione a campi elettromagnetici, anche nella gamma di basse dosi, può portare a cambiamenti nel bilancio ossidativo. Gli organismi e le cellule sono generalmente in grado di reagire allo stress ossidativo, e molti studi hanno mostrato un adattamento all'esposizione ai CEM dopo una fase di recupero. Condizioni preesistenti, come carenze immunitarie o malattie (diabete, malattie neurodegenerative), compromettono i meccanismi di difesa del corpo, compresa la protezione antiossidativa, ed è quindi possibile che gli individui con queste condizioni sperimentino effetti più gravi sulla salute. Inoltre, gli studi dimostrano che gli individui molto giovani e anziani possono reagire meno efficacemente allo stress ossidativo indotto dai CEM, il che naturalmente vale anche per altri fattori di stress che causano stress ossidativo. Sono necessari studi più estesi in condizioni standardizzate, per comprendere meglio e confermare questi fenomeni e osservazioni.


 

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