La storia di Flavia Bisogni
Arezzo, 23.01.2012
Mi chiamo Flavia Bisogni ,
sono aretina di nascita, anno 1953, e per 30 anni, da quando mi sono sposata ho vissuto a Firenze dove ho creato la mia famiglia (ho due figli di 37 e 19 anni) ed ho il mio lavoro nel Comune di Fi (insegnante di scuola infanzia).
Nel 2003, spinta dalla necessità dovuta all aggravarsi della mia ipersensibilità ai campi elettromagnetici e, dopo che al lavoro ero stata esonerata dall uso dei video terminali e dal 1999 ero stata costretta a lavorare a part-time,io e la mia famiglia ci siamo decisi di tornare a vivere ad Arezzo.
Dalla eredità lasciata da mio padre avevo in località Talzano, un piccolo appezzamento di terreno con un annesso agricolo; purtroppo le ferrovie negli anni 80 ci avevano già espropriato dei terreni adiacenti alla casa, dove ero nata, e la direttissima era già da molti anni un dato di fatto, ma quell annesso agricolo aveva tutti i requisiti per essere trasformato in civile abitazione e per me l unica possibilità per COSTRUIRE UNA CASA CHE AVESSE DEI REQUISITI CHE MI PROTEGGESSE DALLA MIA DIFFICOLTA A VIVERE IN UN AMBIENTE QUALSIASI, DOVE PER ME L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E SEMPRE ALTISSIMO (anche un frigorifero per me è un problema!).
Con enorme sforzo sia economico che fisico nel 2003 avviammo i progetti per la realizzazione della casa in cui vivo attualmente-località Talzano n.1/2.Una casa progettata interamente in bio-edilizia e a risparmio energetico (pannelli solari, fotovoltaico,cappotto in sughero, riscaldamento a legna, pareti in argilla, impianto elettrico con cavi schermati, elettrodomestici fuori dall abitazione).
Tutti accorgimenti che allora sembrava potessero ridurre al minimo l impatto elettromagnetico derivante dalla ferrovia-direttissima MI-NA che in trincea passa a pochi decine di metri dalla casa.
Proprio in quegli anni, quando già si stavano avviando i progetti e pensavo che con questa scelta avrei potuto cominciare a tornare a vivere senza dover scappare, come avevo fatto fino ad allora (quante case, luoghi di lavoro sono stata costretta a cambiare e fra tante vicissitudini che sarebbe lungo raccontare ma che hanno segnato la mia vita nel corso di almeno tre decenni da quando cominciai a stare male nel lontano 1981), nella proprietà della Ditta GIBA, a circa 90mt, da dove doveva nascere la mia casa, veniva installata una enorme antenna della telefonia mobile(da allora sempre in funzione e che nel corso degli anni si è arricchita di tutti i nuovi sistemi tecnologici).
Un'altra antenna qualche anno dopo veniva installata dalle FS , lungo la strada e anche questa a meno di 50 mt dalla casa..
Durante i lavori per la costruzione della casa ci siamo spostati da Firenze e abbiamo vissuto in una casa in affitto, in aperta campagna, in una località vicino ad Arezzo (Antria) e per tutto quel tempo gran parte dei miei sintomi sembravano essersi attenuati (come sempre, anche in passato, quando riuscivo a dormire lontana dallo inquinamento elettromagnetico).
Poi nel 2007 torno ad essere cittadina aretina, predo residenza a casa di mia madre e nell estate del 2008 andiamo definitivamente a vivere nella nuova casa di Talzano e comincia il mio non facile adattamento a questa nuova realtà.
Di lì a poco tra la ferrovia, con l intensificarsi delle corse dei treni ad alta velocità, le antenne della telefonia mobile che aumentano la loro intensità di emissione (ore e giorni in particolare), con le FS che nei primi mesi dello scorso anno (2011) aggiungono alla loro antenna dei nuovi sistemi per l uso dei dispositivi wireless (?) e quant altro, poi la vita intorno a me che si fa sempre più difficile per l introduzione di nuovi sistemi di comunicazione, inquinamento. ...., comincio ad avere forti sintomi di multi chimico sensibilità che si vanno ad aggiungere a quelli legati a all esposizione elettromagnetica ma che dai primi mesi del 201l tendono ad aumentare in modo esponenziale :
sonno disturbato e non ristoratore,
confusione mentale,
perdita di memoria a breve termine,
ronzio continuo alla testa giorno e notte (sono costretta tenere in testa il ghiaccio per abbassare un costante rialzo termico),
senso di intorpidimento agli arti,
difficoltà digestive,
intolleranza agli odori,profumi ecc.,
perdite ematiche mai avute in precedenza. fino a dover ricorrere a degli esami che mi impegneranno tutta l estate del 2011 e che ad agosto, con l esito della biopsia, daranno sentenza di un tumore maligno ( vedi allegati) con l urgenza di una operazione chirurgica.
La disperazione del momento è tanta passo da un ospedale e da un medico all altro, continuo a fare esami ed accertamenti e soprattutto a cercare le cause presunte di questa diagnosi infausta. Ma soprattutto penso di dover cercare una valida alternativa all operazione chirurgica, tanta era la paura di essere sottoposta all intervento chirurgico in un ambiente ad alto impatto tecnologico e quindi con forte inquinamento elettromagnetico, come di fatto sono gli ospedali.
Ho la fortuna di essere indirizzata e visitata da un luminare nel campo della ricerca sulle malattie rare,presso il policlinico Umberto I di Roma,il Prof.Giuseppe Genovesi, così che ad ottobre 2011 inizio i primi accertamenti all Ospedale S.Andrea di Roma.
Già dai primi esiti degli esami, altri sono ancora in fase di espletamento, aimè ho la conferma del mio attuale stato di salute e cioè che sono affetta da una Sensibilità Chimica Multipla con Elettrosensibilità. Le mie paure si fanno certezze e ciò mi impone maggiormente di cercare un Ospedale dove alla sicurezza e alla competenza del chirurgo, che mi sottoporrà all intervento chirurgico, possa trovare anche un ospedale in grado di attuare il protocollo per malati M.C.S. ed elettrosensibili.
Vengo operata il 9 gennaio c.a.( vedi allegato di dimissioni) presso il Policlinico S.Orsola- Malpigli di Bologna S.S.D.Endoscopia pelvica e chirurgica ginecologica mini-invasiva Dott.Seracchioli dove ricevo tutti gli accorgimenti del caso, l operazione è riuscita, il tumore estirpato e negli 8 giorni di degenza, tra alti e bassi, sembra che presto potrò tornare a casa a svolgere la mia vita normale (si fa per dire!)
Come durante la degenza e anche a casa mi dovrò sottoporre ad una terapia con una cura specifica a base di GSH in flebo e altri integratori e vitamine, che sono il supporto terapeutico per cercare di ristabilire il rapporto Redox-omeostatico cellulare che è oltremodo alterato come si evince dalla relazione medico legale del Prof. G.Genovesi.
Ironia della sorte al ritorno a casa, l impatto con la realtà è devastante,una nuova antenna della telefonia si erge, nuova di zecca, a poche decine di metri dalla casa.
Casco nella disperazione più totale, già la situazione era per me al limite della vivibilità e ora cosa mi sarebbe successo?
Chiedo a voi, cosa succederà di me?
Dovrò fuggire ancora, cambiare casa per cercare di vivere?
P.S. La situazione comunque per me non è più la stessa di prima dell intervento chirurgico, è peggiorata.. un continuo fruscio alla testa mi impedisce di riposarmi, di rasserenarmi, di trarre beneficio dalle terapie che sto facendo. Diciamo che per me l inquinamento elettromagnetico, qui a Talzano, si è notevolmente intensificato.
Per voi i valori sono sotto la soglia prevista dalla legge? Per gli strumenti, ma non per me essere umano!!!!!.
Avete mai fatto indagini epidemiologiche sull attuale salute delle persone che vivono nelle vicinanze di queste antenne, sareste meravigliati di quante persone sono già decedute per malattie tumorali maligne ed altre operate o che si sono ammalate gravemente (lo stesso proprietario della Ditta Giba è morto recentemente di cancro al cervello,mio fratello operato alla gola per un tumore,io operata da un tumore maligno, mio zio operato più volte allo stomaco e di altri di cui si parla ma che non conosco personalmente).
Le Autorità, con i loro vincoli non rispettano il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, eppure già sancito dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2008 sulla Valutazione intermedia del piano d azione europeo per l ambiente e la salute 2004-2010 (2007/2252 (INI), certo così difficile da mettere in pratica!
Spero tanto che le cose per me migliorino, sono una che non si è mai arresa di fronte alle difficoltà, penso che sia giusto che il progresso vada avanti ma tenendo conto della sicurezza per gli esseri umani e quindi ci siano maggiori studi e ricerche per valutare la reale pericolosità di quello che noi chiamiamo Progresso tecnologico.
N.B.---IO COME ALTRI RIENTRO IN UNA PICCOLA MA CONSISTENTE PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE AI QUALI L INQUINAMENTO AMBIENTALE E DELETERIO, MORTALE e ancora, nonostante i numerosi studi e le testimonianze, dobbiamo ancora dubitarne?
IN FEDE, Flavia Bisogni
Mi chiamo Flavia Bisogni ,
sono aretina di nascita, anno 1953, e per 30 anni, da quando mi sono sposata ho vissuto a Firenze dove ho creato la mia famiglia (ho due figli di 37 e 19 anni) ed ho il mio lavoro nel Comune di Fi (insegnante di scuola infanzia).
Nel 2003, spinta dalla necessità dovuta all aggravarsi della mia ipersensibilità ai campi elettromagnetici e, dopo che al lavoro ero stata esonerata dall uso dei video terminali e dal 1999 ero stata costretta a lavorare a part-time,io e la mia famiglia ci siamo decisi di tornare a vivere ad Arezzo.
Dalla eredità lasciata da mio padre avevo in località Talzano, un piccolo appezzamento di terreno con un annesso agricolo; purtroppo le ferrovie negli anni 80 ci avevano già espropriato dei terreni adiacenti alla casa, dove ero nata, e la direttissima era già da molti anni un dato di fatto, ma quell annesso agricolo aveva tutti i requisiti per essere trasformato in civile abitazione e per me l unica possibilità per COSTRUIRE UNA CASA CHE AVESSE DEI REQUISITI CHE MI PROTEGGESSE DALLA MIA DIFFICOLTA A VIVERE IN UN AMBIENTE QUALSIASI, DOVE PER ME L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO E SEMPRE ALTISSIMO (anche un frigorifero per me è un problema!).
Con enorme sforzo sia economico che fisico nel 2003 avviammo i progetti per la realizzazione della casa in cui vivo attualmente-località Talzano n.1/2.Una casa progettata interamente in bio-edilizia e a risparmio energetico (pannelli solari, fotovoltaico,cappotto in sughero, riscaldamento a legna, pareti in argilla, impianto elettrico con cavi schermati, elettrodomestici fuori dall abitazione).
Tutti accorgimenti che allora sembrava potessero ridurre al minimo l impatto elettromagnetico derivante dalla ferrovia-direttissima MI-NA che in trincea passa a pochi decine di metri dalla casa.
Proprio in quegli anni, quando già si stavano avviando i progetti e pensavo che con questa scelta avrei potuto cominciare a tornare a vivere senza dover scappare, come avevo fatto fino ad allora (quante case, luoghi di lavoro sono stata costretta a cambiare e fra tante vicissitudini che sarebbe lungo raccontare ma che hanno segnato la mia vita nel corso di almeno tre decenni da quando cominciai a stare male nel lontano 1981), nella proprietà della Ditta GIBA, a circa 90mt, da dove doveva nascere la mia casa, veniva installata una enorme antenna della telefonia mobile(da allora sempre in funzione e che nel corso degli anni si è arricchita di tutti i nuovi sistemi tecnologici).
Un'altra antenna qualche anno dopo veniva installata dalle FS , lungo la strada e anche questa a meno di 50 mt dalla casa..
Durante i lavori per la costruzione della casa ci siamo spostati da Firenze e abbiamo vissuto in una casa in affitto, in aperta campagna, in una località vicino ad Arezzo (Antria) e per tutto quel tempo gran parte dei miei sintomi sembravano essersi attenuati (come sempre, anche in passato, quando riuscivo a dormire lontana dallo inquinamento elettromagnetico).
Poi nel 2007 torno ad essere cittadina aretina, predo residenza a casa di mia madre e nell estate del 2008 andiamo definitivamente a vivere nella nuova casa di Talzano e comincia il mio non facile adattamento a questa nuova realtà.
Di lì a poco tra la ferrovia, con l intensificarsi delle corse dei treni ad alta velocità, le antenne della telefonia mobile che aumentano la loro intensità di emissione (ore e giorni in particolare), con le FS che nei primi mesi dello scorso anno (2011) aggiungono alla loro antenna dei nuovi sistemi per l uso dei dispositivi wireless (?) e quant altro, poi la vita intorno a me che si fa sempre più difficile per l introduzione di nuovi sistemi di comunicazione, inquinamento. ...., comincio ad avere forti sintomi di multi chimico sensibilità che si vanno ad aggiungere a quelli legati a all esposizione elettromagnetica ma che dai primi mesi del 201l tendono ad aumentare in modo esponenziale :
sonno disturbato e non ristoratore,
confusione mentale,
perdita di memoria a breve termine,
ronzio continuo alla testa giorno e notte (sono costretta tenere in testa il ghiaccio per abbassare un costante rialzo termico),
senso di intorpidimento agli arti,
difficoltà digestive,
intolleranza agli odori,profumi ecc.,
perdite ematiche mai avute in precedenza. fino a dover ricorrere a degli esami che mi impegneranno tutta l estate del 2011 e che ad agosto, con l esito della biopsia, daranno sentenza di un tumore maligno ( vedi allegati) con l urgenza di una operazione chirurgica.
La disperazione del momento è tanta passo da un ospedale e da un medico all altro, continuo a fare esami ed accertamenti e soprattutto a cercare le cause presunte di questa diagnosi infausta. Ma soprattutto penso di dover cercare una valida alternativa all operazione chirurgica, tanta era la paura di essere sottoposta all intervento chirurgico in un ambiente ad alto impatto tecnologico e quindi con forte inquinamento elettromagnetico, come di fatto sono gli ospedali.
Ho la fortuna di essere indirizzata e visitata da un luminare nel campo della ricerca sulle malattie rare,presso il policlinico Umberto I di Roma,il Prof.Giuseppe Genovesi, così che ad ottobre 2011 inizio i primi accertamenti all Ospedale S.Andrea di Roma.
Già dai primi esiti degli esami, altri sono ancora in fase di espletamento, aimè ho la conferma del mio attuale stato di salute e cioè che sono affetta da una Sensibilità Chimica Multipla con Elettrosensibilità. Le mie paure si fanno certezze e ciò mi impone maggiormente di cercare un Ospedale dove alla sicurezza e alla competenza del chirurgo, che mi sottoporrà all intervento chirurgico, possa trovare anche un ospedale in grado di attuare il protocollo per malati M.C.S. ed elettrosensibili.
Vengo operata il 9 gennaio c.a.( vedi allegato di dimissioni) presso il Policlinico S.Orsola- Malpigli di Bologna S.S.D.Endoscopia pelvica e chirurgica ginecologica mini-invasiva Dott.Seracchioli dove ricevo tutti gli accorgimenti del caso, l operazione è riuscita, il tumore estirpato e negli 8 giorni di degenza, tra alti e bassi, sembra che presto potrò tornare a casa a svolgere la mia vita normale (si fa per dire!)
Come durante la degenza e anche a casa mi dovrò sottoporre ad una terapia con una cura specifica a base di GSH in flebo e altri integratori e vitamine, che sono il supporto terapeutico per cercare di ristabilire il rapporto Redox-omeostatico cellulare che è oltremodo alterato come si evince dalla relazione medico legale del Prof. G.Genovesi.
Ironia della sorte al ritorno a casa, l impatto con la realtà è devastante,una nuova antenna della telefonia si erge, nuova di zecca, a poche decine di metri dalla casa.
Casco nella disperazione più totale, già la situazione era per me al limite della vivibilità e ora cosa mi sarebbe successo?
Chiedo a voi, cosa succederà di me?
Dovrò fuggire ancora, cambiare casa per cercare di vivere?
P.S. La situazione comunque per me non è più la stessa di prima dell intervento chirurgico, è peggiorata.. un continuo fruscio alla testa mi impedisce di riposarmi, di rasserenarmi, di trarre beneficio dalle terapie che sto facendo. Diciamo che per me l inquinamento elettromagnetico, qui a Talzano, si è notevolmente intensificato.
Per voi i valori sono sotto la soglia prevista dalla legge? Per gli strumenti, ma non per me essere umano!!!!!.
Avete mai fatto indagini epidemiologiche sull attuale salute delle persone che vivono nelle vicinanze di queste antenne, sareste meravigliati di quante persone sono già decedute per malattie tumorali maligne ed altre operate o che si sono ammalate gravemente (lo stesso proprietario della Ditta Giba è morto recentemente di cancro al cervello,mio fratello operato alla gola per un tumore,io operata da un tumore maligno, mio zio operato più volte allo stomaco e di altri di cui si parla ma che non conosco personalmente).
Le Autorità, con i loro vincoli non rispettano il PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, eppure già sancito dalla Risoluzione del Parlamento europeo del 4 settembre 2008 sulla Valutazione intermedia del piano d azione europeo per l ambiente e la salute 2004-2010 (2007/2252 (INI), certo così difficile da mettere in pratica!
Spero tanto che le cose per me migliorino, sono una che non si è mai arresa di fronte alle difficoltà, penso che sia giusto che il progresso vada avanti ma tenendo conto della sicurezza per gli esseri umani e quindi ci siano maggiori studi e ricerche per valutare la reale pericolosità di quello che noi chiamiamo Progresso tecnologico.
N.B.---IO COME ALTRI RIENTRO IN UNA PICCOLA MA CONSISTENTE PERCENTUALE DELLA POPOLAZIONE AI QUALI L INQUINAMENTO AMBIENTALE E DELETERIO, MORTALE e ancora, nonostante i numerosi studi e le testimonianze, dobbiamo ancora dubitarne?
IN FEDE, Flavia Bisogni
CIAO fLAVIA, HO LETTO LA TUA STORIA....DOPO AVERTI CONOSCITA DI PERSONA. COME SAI ANCHE IO HO I TUOI STESSI PROBLEMI...E L UNICA COSA CHE POSSO DIRTI è VATTENE AL PIU PRESTO DA QUEL POSTO, ANCHE SE SO COSA CIO COMPORTA AL TUO CUORE.LA CASA DI TUO PADRE, LA TUA VITA.... E LA DOMANDA....PERCHE ACCADONO QUESTE COSE? COME TE HO CAMBIATO MOLTE CASE ALLA RICERCA DI QUELLA GIUSTA... L ULTIMAERA BELLISSIMA, IN UN PAESINO DI DIECI PERSONE..POSTO SERENO E RIDENTE,PIENO DI SOLE , DI LUCE...MA HAIME,PASAVANO LE MACCHINE PROPRIO DAVANTI CASA... E CON LE LACRIME AGLI OCCHI,KA DISPERAZIONE NEL CUORE,HO REGALATO TUTTI I MIEI MOBILI,HO RACCOLTO LE COSE PIU INTIME E..MI SONO TRASFERITA IN UNA VECCHIA ROULOTTE, IN MEZZO AD UN BOSCO..HO PASSATO LI IL MIO ESILIO DALLA VITA SOCIALE, DA TUTTI I PERICOLI, MA ANCHE DALLA GIOIA CHE DANNO I RAPPORTI QUOTIDIANI.. PER DUE ANNI HO VAGATO PER I BOSCHI,CONOSCENDO OGNI ALBERO...OGNI ERBA SALUTARE..OGNI CIBO SELVATICO, COSI HO MIGLIORATO IL MIO STATO DI SALUTE, MA LA SOLITUDINE, SE NON LA SCEGLI....NON TI è AMICA. OGGI SONO IN ATTESA DI ANDARMENE A VIVERE AL MARE..DI LASCIARE L ITALIA.COME VEDI LA MIA VOGLIA DI VIVERE VINCE SEMPRE SULLA PAURA.QUELLO CHE HO IMPARATO DALLA NATURA è ASPETTARE CHE I FRUTTI MATURINO, PRIMA DI COGLIERLI...UN ABBRACCIO DA CHI TI CAPISCE E COMPRENDE A TUTTO TONDO. MARIA BUTERA
RispondiEliminaHo incontrato Flavia dopo aver letto la sua storia. Lei ha accettato di sperimentare una soluzione di mia invenzione e di Giovanni Ghiraldotti. Ieri Flavia mi ha inviato questa testimonianza che riprende anche le esperienze di Paola che non può utilizzare computer.
RispondiElimina"Caro Giustino ,
oggi ci siamo sentite con Paola, la mia amica ,anch'essa sofferente come me di
sensibilità elettromagnetica, e non puoi immaginare la mia gioia nel sentire che
anche la sua vita si sta trasformando con la possibilità finalmente di poter
dormire in un letto, di svegliarsi al mattino e ricordarsi di avere sognato, di
sentirsi riposata dopo anni di ricerche di un luogo dove poter stare, dove poter
vivere e riposare.
A lungo Paola ha dovuto cercare un luogo dove appartarsi, così ha dormito per
lungo tempo anche in macchina sia con il caldo che con il freddo. Gli
elettrosensibili fanno cose incredibili, provano di tutto pur di trovare un
luogo sicuro o qualcosa che li possa aiutare per proteggersi dall'inquinamento
elettromagnetico. Per chi soffre di queste problematiche e, oggi cominciamo ad
essere in tanti visto l'incremento sempre maggiore di questo tipo di
inquinamento, trovare persone che si impegnano seriamente con i loro studi e
ricerche per offrire uno strumento che li possa aiutare a creare un luogo
vivibile e sicuro, è certamente una fortuna grande che io a suo tempo ho trovato
nell'artista/ingegnere Giustino Caposciutti.
Anch'io come Paola, ho potuto verificare dei significativi cambiamenti nel mio
riposo e nel vivere all'interno della mia casa ( nonostante sia vicina alla
direttissima MI/RM e a due potenti antenne della telefonia mobile) con
questo "incredibile Quadro", che, frutto dell'arte di Giustino, e
dell'applicazione e rielaborazione degli studi e scoperte
dell'ingegnere/scienziato belga Walter A. Kunnen,, offrono un sistema sicuro e
garantito per tante problematiche di salute e non solo per quelle che ci
riguardano direttamente come elettrosensibili.
Naturalmente come tutte le cose, anche quelle più sensazionali vanno
sperimentate di persona e la cosa interessante è che Giustino Caposciutti è così
entusiasta della sua scoperta che si mette a vostra completa disposizione perchè
questo "Quadro" funzioni davvero e porti risultati tangibili. Quando "il Quadro"
sarà appeso ad una parete della vostra casa lo sarà per sempre perchè avrete
prove che funziona davvero.
Un caro affettuoso saluto a Giustino, artista geniale e dall'animo umile , a cui
tutti auguro un giorno di incontrare. Flavia B."