Lo stress ossidativo aumenta gli effetti dei campi elettromagnetici
Recensione a cura di A.M.I.C.A.
Uno studio epidemiologico e sperimentale del 2007 dell’Università di Rostock in Germania ha ricercato gli effetti potenzialmente nocivi dei campi elettromagnetici a frequenza bassissima per un lungo periodo di tempo.
La ricerca precedente si era concentrata sullo sviluppo della leucemia tra bambini e adulti esposti nel loro ambiente domestico e tra adulti esposti sul luogo di lavoro, ma senza spiegare il meccanismo biologico della cancerogenità di tali campi elettromagnetici.
Si è osservato, a livello sperimentale, che i processi metabolici che producono radicali liberi possono essere aumentati da fattori ambientali come i campi elettromagnetici estremamente bassi. È noto che i radicali liberi possono interagire con il DNA, causandone la mutazione, e possono favorire anche patologie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer.
Lo studio di Rostok fornisce una rassegna degli studi che misurano lo stress ossidativo in seguito all’esposizione a campi elettromagnetici a frequenze bassissime e conclude che le variazioni causate da tali campi sui livelli di ossidazione e su quelli degli agenti anti-ossidanti possono avere un ruolo nella genesi dei tumori.
PMID 17456027
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=17456027&itool=pubmed_DocSum
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