Controreazione ad una proposta di legge regionale Toscana

Vi invio la pessima Proposta di Legge sugli impianti di
radiocomunicazione che la Regione Toscana ha tentato di fare approvare
in agosto.
Per puro caso ne sono venuta a conoscenza e tramite Monica Sgherri di
Rif. Com. la proposta è stata bloccata.
Ho redatto queste Osservazioni rileggendo le sentenze della Corte Cost.
e del Consiglio di Stato, oltre alle varie leggi nazionali compreso il
Codice delle com. elettroniche.
Considero questo mio lavoro utile a tutti.
Ma ve lo invio per un semplice motivo.
Vorrei che voi ne deste ampio risalto su blog, siti ecc. per rendere il
più possibile pubblica la manovra "truffaldina" della Regione Toscana
che cerca di togliere i poteri di pianificazione ai Comuni per dare un
potere, illegittimo, sovracomunale all'ARPAT. Naturalmente della
Partecipazione dei cittadini nemmeno l'ombra...
 
 
Beatrice Bardelli
http://www.scribd.com/doc/63936673/BARDELLI-Osservazioni-Legge-Regione-Toscana-n-70-2011 

Commenti

  1. Notizie di Stampa

    28-09-2011
    TOSCANA/CONSIGLIO: NORME PIU' RIGIDE CONTRO ELETTROSMOG

    (ASCA) - Firenze, 28 set - Per garantire una piu' efficace tutela della popolazione dall'inquinamento elettromagnetico, il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una nuova legge sugli impianti di radiocomunicazione. I gruppi PdL e Lega Nord si sono astenuti.

    E' stato il presidente della commissione Territorio ed ambiente, Vincenzo Ceccarelli (Pd), ad illustrare il testo in aula. La legge nasce dall'esigenza di aggiornare la normativa regionale al nuovo quadro di riferimento nazionale, che assegna allo Stato il compito di fissare i valori limite di esposizione ai campi elettromagnetici ed alle Regioni quello di definire i criteri per la localizzazione degli impianti.

    La legge interessa tutti gli impianti di radiocomunicazione con potenza in antenna superiore ai 5 Watt e gli impianti, diversi dai ponti radio, con potenza Eirp (la potenza isotropica irradiata equivalente, una misura di densita') superiore ai 100 Watt. E' previsto pero' un archivio anche per i microimpianti, gli impianti a bassa potenza per l'accesso del pubblico ai servizi di radiocomunicazione ed internet. Tale archivio sara' istituito presso l'esistente catasto regionale.

    ''Gli impianti radiotelevisivi saranno installati prevalentemente in zone non edificate, mentre gli altri impianti prioritariamente in aree di proprieta' pubblica - ha sottolineato Ceccarelli - Nelle aree di interesse monumentale e paesaggistico, l'installazione e' consentita con soluzioni tecnologiche che mitighino l'impatto visivo, mentre e' vietata su ospedali e scuole, a meno che localizzazioni alternative, necessarie per ragioni di servizio, non siano peggiori per l'impatto elettromagnetico''.

    Sara' compito dei Comuni rilasciare la necessaria autorizzazione. Per adeguare gli impianti esistenti alla nuova disciplina, la Giunta regionale definira' un Piano di risanamento 'una tantum', da attuarsi a spese dei titolari degli impianti.

    afe/

    (Asca)

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