Francia: PRIARTEM avvia ricorso legale contro Société Française de Santé au Travail per linee guida avverse agli elettrosensibili

 

Ricorso contro il rapporto DGS/SFST - 

Sebbene ci siano stati alcuni sviluppi positivi, come lo studio lanciato dall'ANSES, e, a livello più locale, le azioni e l'interesse di medici, assistenti sociali e rappresentanti eletti a favore dei malati di EHS, l'argomento è ancora sulfureo.

 Proprio come gli scettici del clima, che sono costretti a cambiare opinione man mano che le prove dell'alterazione del clima diventano sempre più innegabili.

  gli elettroscettici - i sostenitori dell'effetto nocebo, che vorrebbero farci credere che la paura delle onde radio produca un effetto nocebo - sviluppano ora una tesi più sottile.

Questa tesi riconosce l'esistenza di disturbi che non sono stati attribuiti all'esposizione elettromagnetica, ma sottolinea il fatto che questi disturbi inspiegabili sono mantenuti o addirittura rafforzati dal fatto che le persone attribuiscono erroneamente i loro problemi di salute all'esposizione elettromagnetica.

Questo porta a indirizzare i pazienti verso terapie cognitivo-comportamentali che, tuttavia, si sono constatate assolutamente essere inefficaci per la EHS. 

Purtroppo, questa è l'opinione prevalente espressa in un recente documento prodotto dalla Société Française de Santé au Travail (Società francese per la salute sul lavoro), sovvenzionato dal Ministero della Salute francese.

Linee guida per la pratica medica nella gestione clinica dei soggetti affetti da EHS.

Il PRIARTEM ritiene che questo documento rappresenti un passo indietro altamente dannoso per la salute dei malati di EHS e per la salute del pubblico in generale.

 Dopo uno studio approfondito dei possibili interventi con i nostri avvocati, abbiamo scritto alla Direzione Generale della Sanità e presentato un ricorso ex gratia contro la pubblicazione del rapporto.

 Abbiamo ricevuto una risposta dalla DGS il 13 maggio, in cui si afferma che questi parametri di riferimento non  costituiscono raccomandazioni di buona pratica clinica ai sensi dell'Autorità nazionale francese per la sanità (che che già fornisce argomenti contro l'uso di questo documento) e che non c'erano piani a breve termine per apportare modifiche al documento pubblicato.

Il PRIARTEM sta quindi lavorando con i suoi avvocati per un ricorso

contro questa pubblicazione e sta preparando un'azione legale. Per continuare...