Altra pubblicazione di attacco al riconoscmento della elettrosensibilità.
Questi signori, tra cui, in primis, Rubin [grande sostenitore della essenzialità dei test di provocazione, che come sapete vuol dire mettere delle cavie umane - che si dichiarano ES o non ES - alla presenza o meno di diversi sorgenti di CEM ... come dei topi !] , che arriva alla conclusione (o meglio alla conferma del loro assunto) che non c'è nulla oltre le auto-dichiarazioni di ES !
Nella letteratura citata ... non c'è nessun lavoro di Olle Johansson !!! ma anche l'ottima review del canadese Genius , e quelli che io ho accorpato in un pdf disponibile qui nel ns blog ...
Chissa' come mai ?!
Ho contattato Olle, che risponde in modo molto scientifico ed 'asettico' (innanzitutto non commentando la mia battuta sulla mancanza dei suoi studi nella loro review) ma come è essenziale focalizzarsi sul riconoscimento dell'handicap (funtional impairment) invece che puntare al riconoscimento della malattia (sappiamo che è in corso una valutazione da parte dell'OMS in tal senso) ...
Questi signori, tra cui, in primis, Rubin [grande sostenitore della essenzialità dei test di provocazione, che come sapete vuol dire mettere delle cavie umane - che si dichiarano ES o non ES - alla presenza o meno di diversi sorgenti di CEM ... come dei topi !] , che arriva alla conclusione (o meglio alla conferma del loro assunto) che non c'è nulla oltre le auto-dichiarazioni di ES !
Nella letteratura citata ... non c'è nessun lavoro di Olle Johansson !!! ma anche l'ottima review del canadese Genius , e quelli che io ho accorpato in un pdf disponibile qui nel ns blog ...
Chissa' come mai ?!
Ho contattato Olle, che risponde in modo molto scientifico ed 'asettico' (innanzitutto non commentando la mia battuta sulla mancanza dei suoi studi nella loro review) ma come è essenziale focalizzarsi sul riconoscimento dell'handicap (funtional impairment) invece che puntare al riconoscimento della malattia (sappiamo che è in corso una valutazione da parte dell'OMS in tal senso) ...
Which criteria are used in scientific studies to identify electrohypersensitivity?
Researchers from the Netherlands and from England reviewed 63 scientific publications dealing with elec- trohypersensitivity (EHS) in order to find out which criteria were applied in the studies to identify hypersensi- tivity to EMF in individuals. Despite heterogeneity, four criteria were predominantly used:
Self-report of being (hyper)sensitive to EMF
Attribution of non-specific physical symptoms to at least one EMF source
Absence of medical or psychiatric/psychological disorder capable of accounting for these symptoms
Symptoms should occur soon (up to 24 hours) after the individual perceives an exposure source or exposed area.
In addition, the researchers found that EHS was either attributed to various EMF sources or to one specific source. Experimental studies used a larger number of criteria than those of observational design and per- formed more frequently a medical examination or interview as prerequisite for inclusion of subjects. Consid- erable heterogeneity exists in the criteria used by the researchers in this field of research, due to explicit dif- ferences in their conceptual frameworks. Therefore, the authors call for further work to produce consensus criteria for research and for use in clinical practice. The development of an international protocol enabling a clearly defined case definition for EHS and a validated screening tool, with active involvement of medical practitioners, could be the right way, the authors conclude.
Bibliography: Baliatsas et al., BMC Public Health 12(1), 643 (2012) online published 11. August 2012,
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