Un studio danese conclude che non c'è relazione tra cellulare e tumori: P: Vecchia subito fa eco
Un nuovo studio danese pubblicato sulla rivista British Medical Journal non mostra alcuna relazione tra uso del cellulare e tumori.
In Italia immediatamente Paolo Vecchia (Istituto Superiore di Sanità) ne ha fatto eco (..."io lo avevo sempre detto" ...) su media nazionali che , per lui, sono sempre pienamente disponibili !
Molti ricercatori inglesi, americani, austriaci, svedesi, australiani hanno giudicato questa ricerca come flawed (deformata, invalidata) !
Devra Davis (nota epidemiologa e Presidente dell' Environmental Health Trust) ha commentato che lo studio era stato impostato per arrivare alla conclusione alla quale poi è arrivata !
Le critiche sono:
Conclusione:
- è palese come sia stato impostato per arrivare alla conclusione che non si rileva differenza in numero di tumori tra due gruppi di persone che praticamente hanno avuto lo stesso inquinamento elettrognetico
- ed inoltre considerare utente chi usa il cellualre una volta alla settimana non solo è ridicolo, ma è fortemente deviante !
- i media riportano in modo acritico (con più o meno consapevolezza) conclusioni decisamente ... flawed!
l'articolo in questione è qui:
http://www.bmj.com/content/343/bmj.d6387.abstract
In Italia immediatamente Paolo Vecchia (Istituto Superiore di Sanità) ne ha fatto eco (..."io lo avevo sempre detto" ...) su media nazionali che , per lui, sono sempre pienamente disponibili !
Molti ricercatori inglesi, americani, austriaci, svedesi, australiani hanno giudicato questa ricerca come flawed (deformata, invalidata) !
Devra Davis (nota epidemiologa e Presidente dell' Environmental Health Trust) ha commentato che lo studio era stato impostato per arrivare alla conclusione alla quale poi è arrivata !
Le critiche sono:
- hanno rimosso dallo studio oltre 300.000 utenti business (30% del gruppo originario) definendo l'utente tipo quello che fa una telefonata alla settimana per 6 mesi !
- utenti che hanno inizato dopo il 1995 ad un'età inferiore ai 30 ... sono stati esclusi !
- praticamente lo studio ha osservato solo il 7% dei danesi che aveva un contratto per telefonia cellualre per almeno 1 anno durante il periodo 1987 - 1995 . Hanno ignorato gli utenti aziendali (notoriamente grandi utilizzatori) e non si hanno dati sull'uso dopo il 1995 cosi l'altro 86% della popolazione che inizio' dal 1996 sono stati considerati come non-utenti!
- hanno esaminato l'andamento dei tumori nel periodo 1990-2007 seguendo chi ha iniziato ad usare il cellulare dopo il 1987 , in confronto con chi NON era utente ad inizio dello studio, 1990 : questo significa minimizzare il rischio in quanto nello arco del lungo periodo la differenza di assorbimento di radiazioni di chi ha iniziato ad es. nel 1987 e chi ha fatto il contratto nel 1991 è minima . Questa impostazione già utilizzata in un precedente studio degli stessi ricercatori , controanalizzata da ricercatori della Univ di Vienna per rettificare questa caratterizzazione ribaltò completamente i risultati!
Conclusione:
- è palese come sia stato impostato per arrivare alla conclusione che non si rileva differenza in numero di tumori tra due gruppi di persone che praticamente hanno avuto lo stesso inquinamento elettrognetico
- ed inoltre considerare utente chi usa il cellualre una volta alla settimana non solo è ridicolo, ma è fortemente deviante !
- i media riportano in modo acritico (con più o meno consapevolezza) conclusioni decisamente ... flawed!
l'articolo in questione è qui:
http://www.bmj.com/content/343/bmj.d6387.abstract
Qui potete trovare altre critiche tecniche e di metodo usato che riportano questo studio ad un puro esercizio di 'non-scienz'
RispondiEliminahttp://www.bmj.com/content/343/bmj.d6387/reply#bmj_el_271881
Altra analisi sulla incosistenza dello studio e commenti su come mai l'editor della rivista scientifica non abbia ancora ritirato l'articolo come non attendibile ...
RispondiEliminahttp://communities.washingtontimes.com/neighborhood/between-rock-and-hard-place/2011/dec/16/cellphone-epidemiologist-raditiation-danish-cohort/