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Visualizzazione dei post con l'etichetta Patologie neurologiche

Forte incremento delle morti neurologiche ! che non si spiega con l'età

Importante lavoro del Prof. Colin Pritchard  della Bournemouth University (UK) che ha dimostrato che c'è stato un forte incremento di morti legate a malattie neurologiche. Conclude che è la 'vita moderna' è responsabile di una sorte di epidemia nascosta che porta a malattie del cervello, spesso con conseguente morte. Il lavoro   riporta molti dati e confronto con molti altri lavori che raffigurano incrementi tremendi per ad es.  75+ americani donne ed uomini.   Ha preso in considerazione 21 nazioni dell'Occidente. La conclusione è molto logica:  non c'è una spiegazione causa effetto che porti ad un qualche agente  e  che quindi  giustifichi un tale incremento.   Lui è lucidamente conseguenziale nel ritenere che solo fattori ambientali (spesso interrelati tra di loro) che determinano questo scenario. Non indica ovviamente gli EMF ... ma ... Modern living could be responsible for an ‘almost epidemic’ increase in neurological brain disease. Published in

Forte incremento di malattie neurologiche dal 1979 al 2010 : perché ?!

Qui trovate il risultato ed i commenti di uno studio UK-USA sulla incidenza delle malattie neurologiche nei paesi industrializzati. http://www.sciencedaily.com/releases/2013/05/130510075502.htm Viene riportato un sensibile aumento nel periodo 1979 - 2010  . Ad es.  In terms of numbers of  neurological deaths , in the UK, it was 4,500 and now 6,500 , in the USA it was 14,500 now more than 28,500 deaths ! Numeri impressionanti. Gli autori sottolineano che NON è dovuto all'aumento della vita media !  né che possano essere intervenute modificazioni genetiche (periodo troppo breve) . Loro riportano come causa le variazioni di stile di vita e dell'ambiente:  chiaramente riportano i CEM e l'uso massivo di prodotti chimici di sintesi e non naturali, in un mix micidiale.

Iperattività riscontrata su topi dopo esposizione nell'utero

La sperimentazione è stata fatta su topi in gradivanza esposte a radiazione da cellulare. I risultati evidenziano delle alterazioni neurologiche dei neonati, con iperattivià , disturbi di memoria; si è ipotizzato - da controlli sul alcuni livelli ormonali - danni sulla trasmissione nelle sinapsi. Gli autori portano ad un parallelismo sulla iperattività dei bambini che è diventato negli ultimi decenni una malattia sempre più riconosciuta. ____________________________________________________________________________ Study finds indication of effects on neurodevelopment and behavior in mice after in utero cell phone exposure Researchers at the Yale University, New Haven, USA, investigated the offspring of 39 pregnant mice that had been exposed to the electromagnetic field of a commercial mobile phone (800-1900 MHz, SAR according to manufacturer’s data: 1.6 W/kg) round the clock throughout gestation (days 1-17). The distance of the mobile phone, operated in muted, uninterrupted active call

Elettrosensibilità - Intervento del prof. Belpomme al convegno di AMICA 14 giugno 2011

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Il cellulare altera la comunicazione tra neuroni

Vi segnalo la seguente nota http://www.powerwatch.org.uk/news/20110213-electric-fields-brain-cells.asp in cui si riporta un articolo scientifico importante, sia perché proviene dalla famosa università Calltech (... equivalente al MIT , ma in California) , che per la rivista che ha pubblicato questo articolo, che ha dimostrato che anche bassissimi campi elettromagnetici esterni al cervello influenzano la comunicazione tra i neuroni. Passaggio logico successivo è la conferma che possono provocare, specialmente in particolari stati cerebrali, disturbi sia del comportamento che cognitivi. L'utilizzo del telefono cellulare ovviamente provoca dei valori ben superiori a quelli da loro testati (1 V/m). Servirà a mettere un altro tassello per la creazione di una barriera contro l'elettrosmog ?!

I ripetitori dei cellulari cambiano la corrente del cervello

Comunicato stampa di Omega News 1 maggio 2005 Traduzione a cura di A.M.I.C.A. – www.infoamica.it La radiazione di un ripetitore per cellulari, ad una distanza di 80 metri, causa dei cambiamenti significativi nelle correnti elettriche nel cervello di soggetti osservati mediante elettroencefalogramma (EEG). Tutti i partecipanti alla ricerca hanno riferito un malessere durante l’esposizione a radiazione, alcuni dei quali in modo grave. Questi sono i risultati di un gruppo di ricercatori austriaci che hanno misurato le onde alfa 1 (da 8 a 10 Hz), alfa 2 (da 10 a 12 Hz) e beta (da 13 a 20 Hz). Una piccola densità di radiazione GSM 900 e GSM 1800 causava già diversi cambiamenti significativi in queste tre gamme di frequenza. Questo significa che il corpo era stressato. I risultati della ricerca, finanziati dal Land (Contea) di Salisburgo in Austria, non sono ancora stati pubblicati. I soggetti osservati erano nove donne e tre uomini di età compresa tra 20 e 78 anni, che si consideravano “

Ipersensibilità elettromagnetica: effetti biologici dell’elettricità “sporca” soprattutto riguardo al diabete e alla sclerosi multipla

Magda Havas Environmental and Resources Studies Trent University, Peterborough, Ontario, Canada Traduzione a cura di AMICA L’elettricità “sporca” è un inquinante ubiquitario che passa sui fili e si irradia da essi, coinvolgendo sia campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse che una radiazione da radiofrequenza. Lo studio presenta molti casi tra i quali l'installazione di filtri Greham/Stetzer nelle scuole con un miglioramento di salute del personale e degli studenti. In particolare è diminuito in una scuola il numero di studenti che avevano bisogno di broncodilatatori per l’asma ed è migliorato in un’altra scuola il comportamento di bambini affetti dalla sindrome del deficit dell’attenzione e dell’iper-reattività. PMID: 17178585 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=17178585&query_hl=3&itool_docsum

Lo stress ossidativo aumenta gli effetti dei campi elettromagnetici

Recensione a cura di A.M.I.C.A. Uno studio epidemiologico e sperimentale del 2007 dell’Università di Rostock in Germania ha ricercato gli effetti potenzialmente nocivi dei campi elettromagnetici a frequenza bassissima per un lungo periodo di tempo. La ricerca precedente si era concentrata sullo sviluppo della leucemia tra bambini e adulti esposti nel loro ambiente domestico e tra adulti esposti sul luogo di lavoro, ma senza spiegare il meccanismo biologico della cancerogenità di tali campi elettromagnetici. Si è osservato, a livello sperimentale, che i processi metabolici che producono radicali liberi possono essere aumentati da fattori ambientali come i campi elettromagnetici estremamente bassi. È noto che i radicali liberi possono interagire con il DNA, causandone la mutazione, e possono favorire anche patologie neurodegenerative come il Parkinson e l’Alzheimer. Lo studio di Rostok fornisce una rassegna degli studi che misurano lo stress ossidativo in seguito all’esposizione a cam

Vivere in prossimità di una Linea ad Altissima Tensione raddoppia il rischio di morire di malattie neurodegenerative

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Link al sito di Next-up associazione che informa sui rischi legati ai campi elettromagnetici Un video illustra le recenti evidenza scientifiche che dimostrano il nesso tra campi delle linee dell'alta tensione e rischio di Alzheimer http://videos.next-up.org/ZDF/Alzheimer/StudioScientificoAAT/26112008.html